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Rifugio Marini
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Piano Battaglia

Nicholas2023-03-22T11:17:57+01:00

La Sicilia ad alta quota che non ti aspetti

Il Rifugio si trova nel cuore del Parco delle Madonie, a 1580 m di quota in località Piano Battaglia, ai piedi del monte Mufara (1865 m s.l.m.): un luogo immerso nella natura e nel silenzio.

I daini, le volpi e la fauna fanno da cornice a un luogo di rara bellezza.

Coperto di neve nei mesi invernali, in estate e in primavera è immerso nel fresco e nel verde lussureggiante delle faggete secolari, mentre in autunno si colora di rosso con uno spettacolare foliage.  

Il Rifugio è luogo di relax o base di partenza per svolgere attività sportive di diverso genere in tutte le stagioni dell’anno.

DALLA PRIMAVERA ALL'AUTUNNO

Il Rifugio Marini offre la possibilità di prendere parte a dei tour guidati in mountain bike e bici da strada, qualunque sia il vostro livello di esperienza in questo sport.

Le nostre guide infatti, conoscendo perfettamente la zona, sono in grado di organizzare i percorsi a seconda delle esigenze dei nostri ospiti, riuscendo a guidarvi in sentieri adatti al vostro livello di guida, attraverso i migliori angoli delle alte Madonie. Per percorrere in autonomia i tracciati, chiedere maggiori informazioni alla reception. Sono disponibili le tracce GPX.

TRA PASCOLI, BOSCHI E PANORAMI A PERDITA D'OCCHIO

Le Madonie sono costituite da rocce sedimentarie, principalmente rocce calcaree, arenarie e marne. Alcune, particolarmente vecchie, si sono formate più di 200 milioni di anni fa. L’area è di grande interesse geologico e il Parco delle Madonie fa parte del circuito degli European Geopark e della lista dei Geoparchi mondiali UNESCO

Piano Battaglia è sede di una splendida faggeta che incanta per i colori con il suo foliage cangiante fino al più profondo inverno.

Oltre che di faggi, i boschi di questa zona sono costellati di lecci e abeti, vi si trovano numerosissimi endemismi floreali come la Peonia, il Lino delle fate siciliano, la Stellina di Gussone, l’Astragalo e lo Spillone dei Nebrodi.

All’interno del Parco non troppo distanti da Piano Battaglia sono presenti, spesso relegati in zone poco accessibili, veri e propri “monumenti” della natura, alberi che non si distinguono soltanto per le loro dimensioni, ma per tutta una serie di caratteristiche altrettanto importanti: vetustà, forma, portamento, rarità botanica, architettura vegetale, valore ecologico e paesaggistico, nonché storico, culturale e religioso. Nelle vicinanze se ne trovano degli esempi meravigliosi verso Pomieri, Monte Cervi e Pizzo Carbonara: agrifogli, querce, poverelle di inestimabile testimonianza.

TRA FAUNA SELVATICA E ALLEVAMENTI ALLO STATO BRADO

La fauna selvatica è composta da tutte le specie di mammiferi presenti in Sicilia. Il daino e il cinghiale sono stati reintrodotti e sono piuttosto facili da avvistare in escursione. L’istrice, il gatto selvatico, la martora, la donnola, la volpe e il coniglio selvatico sono invece più difficili da incontrare.

Numerose specie di uccelli sono presenti sulle Madonie. Fra i rapaci si possono osservare: il nibbio reale, il falco pellegrino, il gheppio, la poiana ed alcune coppie di aquile reali. 

Gli invertebrati includono: rare specie di farfalle (es.: Parnassius apollo siciliae, Polyommatus daphnis pallidecolor, entrambe endemiche delle Madonie) e di coleotteri (es.: Rosalia alpina, Osmoderma cristinae, Gnorimus decempunctatus).

 

Se si scava nella storia di questo luogo, si scopre come forse il suo nome non ha nulla a che fare con una battaglia in senso bellico ma proprio alla presenza dei pascoli. Piano Battaglia deriva forse dalla semplice trasformazione di un vocabolo di origine greca che indicava un gioco conviviale, il “cottabo” (divenuto poi cattaba). Consisteva nel lanciare alcune gocce di vino rimaste nel fondo della tazza contro dei piccoli vasi (ὀξύβαϕα) messi a galleggiare in un recipiente pieno d’acqua (λεκάνη): chi ne colpiva il maggior numero rimaneva vincitore, e come premio (κοτταβεῖον) aveva uova, farina, dolci, ecc. 

Ed erano proprio i pastori e i boscaioli delle Madonie che sin dall’epoca dei Greci, usavano il nome “Cattaba” per chiamare una gara di velocità basata sul taglio della legna che si teneva con cadenza annuale proprio ai margini di questi pianori erbosi circondati da alberi di faggio; al termine della contesa, abbondanti bevute di vino accompagnavano i boscaioli ubriachi sulla strada del ritorno. Il vocabolo poi si è trasformato nel tempo da piano della cattaba a piano della vattagghia (ovvero bestiame, per indicare i pascoli) per divenire infine Piano Battaglia.

I BORGHI MADONITI

In mezzo a fitti boschi, immensi radure verdi, laghetti, ruscelli, rocce, dalle alte montagne al mare si trovano nel Parco delle Madonie 15 borghi: Caltavuturo, Castelbuono, Castellana, Cefalù, Collesano, Geraci, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, S. Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni.

Castelli, cortili silenziosi, antiche chiese statue di marmo del Gagini, stucchi dei Serpotta, paliotti d’altare dipinti, tabernacoli d’argento), palazzi nobiliari, fontane e panorami: sono questi gli elementi caratteristici di questi piccoli borghi, alcuni dei quali tra i più belli d’Italia, stesi sui pendii e arrampicati sui cocuzzoli con le case spesso addossate e compatte a formare un’unica quinta di pietra.

Nelle vicinanze di Piano Battaglia, facilmente raggiungibili sono Petralia Soprana e Sottana. Circondati da distese infinite di pascoli e paesaggi bucolici, entrambi si caratterizzato per piccoli viottoli suggestivi, numerose chiese e costruzioni rigorosamente in pietra.

In questi luoghi le prime civiltà e le conseguenti manifestazioni artistiche di cui abbiamo testimonianza risalgono al 3000 a.C.,al periodo paleolitico e neolitico di cui sono state rinvenute parecchie testimonianze nella grotta del “Vecchiuzzo”, sita di fronte all’abitato, nella cosiddetta “Rocca delle Balate”.

La Sicilia ad alta quota che non ti aspetti

Il Rifugio si trova nel cuore del Parco delle Madonie, a 1580 m di quota in località Piano Battaglia, ai piedi del monte Mufara (1865 m s.l.m.): un luogo immerso nella natura e nel silenzio.

I daini, le volpi e la fauna fanno da cornice a un luogo di rara bellezza.

Coperto di neve nei mesi invernali, in estate e in primavera è immerso nel fresco e nel verde lussureggiante delle faggete secolari, mentre in autunno si colora di rosso con uno spettacolare foliage.  

Il Rifugio è luogo di relax o base di partenza per svolgere attività sportive di diverso genere in tutte le stagioni dell’anno.

DALLA PRIMAVERA ALL'AUTUNNO

Il Rifugio Marini offre la possibilità di prendere parte a dei tour guidati in mountain bike e bici da strada, qualunque sia il vostro livello di esperienza in questo sport.

Le nostre guide infatti, conoscendo perfettamente la zona, sono in grado di organizzare i percorsi a seconda delle esigenze dei nostri ospiti, riuscendo a guidarvi in sentieri adatti al vostro livello di guida, attraverso i migliori angoli delle alte Madonie. Per percorrere in autonomia i tracciati, chiedere maggiori informazioni alla reception. Sono disponibili le tracce GPX.

TRA PASCOLI, BOSCHI E PANORAMI A PERDITA D'OCCHIO

Le Madonie sono costituite da rocce sedimentarie, principalmente rocce calcaree, arenarie e marne. Alcune, particolarmente vecchie, si sono formate più di 200 milioni di anni fa. L’area è di grande interesse geologico e il Parco delle Madonie fa parte del circuito degli European Geopark e della lista dei Geoparchi mondiali UNESCO

Piano Battaglia è sede di una splendida faggeta che incanta per i colori con il suo foliage cangiante fino al più profondo inverno.

Oltre che di faggi, i boschi di questa zona sono costellati di lecci e abeti, vi si trovano numerosissimi endemismi floreali come la Peonia, il Lino delle fate siciliano, la Stellina di Gussone, l’Astragalo e lo Spillone dei Nebrodi.

All’interno del Parco non troppo distanti da Piano Battaglia sono presenti, spesso relegati in zone poco accessibili, veri e propri “monumenti” della natura, alberi che non si distinguono soltanto per le loro dimensioni, ma per tutta una serie di caratteristiche altrettanto importanti: vetustà, forma, portamento, rarità botanica, architettura vegetale, valore ecologico e paesaggistico, nonché storico, culturale e religioso. Nelle vicinanze se ne trovano degli esempi meravigliosi verso Pomieri, Monte Cervi e Pizzo Carbonara: agrifogli, querce, poverelle di inestimabile testimonianza.

TRA FAUNA SELVATICA E ALLEVAMENTI ALLO STATO BRADO

La fauna selvatica è composta da tutte le specie di mammiferi presenti in Sicilia. Il daino e il cinghiale sono stati reintrodotti e sono piuttosto facili da avvistare in escursione. L’istrice, il gatto selvatico, la martora, la donnola, la volpe e il coniglio selvatico sono invece più difficili da incontrare.

Numerose specie di uccelli sono presenti sulle Madonie. Fra i rapaci si possono osservare: il nibbio reale, il falco pellegrino, il gheppio, la poiana ed alcune coppie di aquile reali. 

Gli invertebrati includono: rare specie di farfalle (es.: Parnassius apollo siciliae, Polyommatus daphnis pallidecolor, entrambe endemiche delle Madonie) e di coleotteri (es.: Rosalia alpina, Osmoderma cristinae, Gnorimus decempunctatus).

 

Se si scava nella storia di questo luogo, si scopre come forse il suo nome non ha nulla a che fare con una battaglia in senso bellico ma proprio alla presenza dei pascoli. Piano Battaglia deriva forse dalla semplice trasformazione di un vocabolo di origine greca che indicava un gioco conviviale, il “cottabo” (divenuto poi cattaba). Consisteva nel lanciare alcune gocce di vino rimaste nel fondo della tazza contro dei piccoli vasi (ὀξύβαϕα) messi a galleggiare in un recipiente pieno d’acqua (λεκάνη): chi ne colpiva il maggior numero rimaneva vincitore, e come premio (κοτταβεῖον) aveva uova, farina, dolci, ecc. 

Ed erano proprio i pastori e i boscaioli delle Madonie che sin dall’epoca dei Greci, usavano il nome “Cattaba” per chiamare una gara di velocità basata sul taglio della legna che si teneva con cadenza annuale proprio ai margini di questi pianori erbosi circondati da alberi di faggio; al termine della contesa, abbondanti bevute di vino accompagnavano i boscaioli ubriachi sulla strada del ritorno. Il vocabolo poi si è trasformato nel tempo da piano della cattaba a piano della vattagghia (ovvero bestiame, per indicare i pascoli) per divenire infine Piano Battaglia.

I BORGHI MADONITI

In mezzo a fitti boschi, immensi radure verdi, laghetti, ruscelli, rocce, dalle alte montagne al mare si trovano nel Parco delle Madonie 15 borghi: Caltavuturo, Castelbuono, Castellana, Cefalù, Collesano, Geraci, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, S. Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni.

Castelli, cortili silenziosi, antiche chiese statue di marmo del Gagini, stucchi dei Serpotta, paliotti d’altare dipinti, tabernacoli d’argento), palazzi nobiliari, fontane e panorami: sono questi gli elementi caratteristici di questi piccoli borghi, alcuni dei quali tra i più belli d’Italia, stesi sui pendii e arrampicati sui cocuzzoli con le case spesso addossate e compatte a formare un’unica quinta di pietra.

Nelle vicinanze di Piano Battaglia, facilmente raggiungibili sono Petralia Soprana e Sottana. Circondati da distese infinite di pascoli e paesaggi bucolici, entrambi si caratterizzato per piccoli viottoli suggestivi, numerose chiese e costruzioni rigorosamente in pietra.

In questi luoghi le prime civiltà e le conseguenti manifestazioni artistiche di cui abbiamo testimonianza risalgono al 3000 a.C.,al periodo paleolitico e neolitico di cui sono state rinvenute parecchie testimonianze nella grotta del “Vecchiuzzo”, sita di fronte all’abitato, nella cosiddetta “Rocca delle Balate”.

Rifugio Marini, Sezione CAI Palermo

  • Ragione sociale: Alte Madonie S.r.l.
  • Indirizzo: Contrada Piano Battaglia 59 - 90027 - Petralia Sottana (Pa)
  • P.IVA: IT 06954060825
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